Per il Gruppo Fotografico l'Obiettivo le attività del 2016 si sono concluse con un evento
indimenticabile: la serata che la fotoreporter Andrja Restek ci ha concesso il primo dicembre presso la sala incontri del Conte Verde di Rivoli. Reduce dal successo della mostra che ha esposto nella splendida cornice di Palazzo Madama a Torino, Andreja ci ha fatto dono della sua esperienza e della sua sensibilità in un viaggio che ci ha portato lontano dalle nostre sicurezze, dalle nostre certezze e dallo spesso anonimo "ben pensare".
Quello che Andreja ci ha proposto è stato un patto di fiducia, un passo deciso verso una verità che vorremmo spesso ignorare: la guerra c'è e continua a fare male.
Il quelle ore è stato come tuffarsi in una realtà per noi solitamente lontana nel tempo oppure geograficamente e idealmente distante. Così, in questo ideale spostarsi tra gli attimi colti in una Aleppo martoriata, in un villaggio africano dove ancora si muore di stenti o durante un'estenuante cammino alla ricerca di un futuro meno incerto prendiamo lentamente consapevolezza che a
qualcuno deve necessariamente spettare l'arduo compito di raccontare quello che accade.
Andrja Restek si è assunta questa delicata e spesso rischiosa impresa. Lo fa per mestire e lo fa anche con passione, lo fa soprattutto perchè è il suo modo di aprire una finestra sulla realtà e raccontare storie dolorose e crudeli ma anche piene di umanità e condivisione che non possono lasciare indifferenti. Sembra strano pensarlo, ma accade tutto nel momento in cui guardi una fotografia e lasci che ti scavi dentro e ti faccia delle domande a le quali fino adesso non hai pensato di dover rispondere.
